Ritratto posteriore

TADDEO ALDEROTTI

Medico

Firenze, 1233 – Bologna, 1295


Visita medica
in una miniatura del 1300

Questo eclettico fiorentino giunse nel 1260 a Bologna, prendendone immediatamente la cittadinanza e assumendo la cattedra di medicina e fu così famoso che fu “tenuto come un altro Ippocrate da Signori d’Italia infermi”, e fu pure esentato dal pagamento delle tasse.

Fu anche filosofo e artista nel senso attuale della parola, anche se di lui non si hanno opere certe, ma è certo che, come medico, ebbe il grandissimo merito di aver rimesso in onore la scienza clinica riconducendo il medico all’osservazione attento del malato e non

Il “Libellus de serranda sanitate” (sul modo di conservare la salute con l’esercizio fisico, l’igiene orale e la prevenzione infantile), e i “Consilia” (dove elenca oltre centocinquanta consulti medici), danno l’idea della sua modernità.