PROSPERO BASCHIERI
(detto “Pruspròn”)

Malavitoso: brigante

Budrio, 1781 - 1810


Budrioin una stampa settecentesca

Contadino, venne forzatamente arruolato nell’esercito napoleonico da dove disertò nel 1804 dandosi alla macchia con altri compagni e formando una banda che per sette anni mise a ferro e fuoco tutta la bassa bolognese, assaltando intere città per derubare le casse comunali e le ville dei ricchi possidenti.

Fu subito chiamato “Pruspròn” perché era alto più di due metri ed armato fino ai denti (sembra che si spostasse sempre con addosso due o tre archibugi, svariate pistole, spadone e pugnali).


Popolani budriensi
in costume d’epoca

Budrio, Minserbio, Varicella, Malalbergo, Sovenzano, Sala, Longara, San Giovanni in Persicelo, Vedrana e Selva Malvezzi, furono tutte località da lui “visitate”, né mancò di tentare l’assalto alla stessa Bologna, quando le fila della sua banda aveva raggiunto quasi le trecento unità, un vero esercito in movimento.

Amato e rispettato dalla popolazione rurale (che odiava i napoleonici sia per le tasse che imponevano, sia, soprattutto, per la manodopera che sottraeva con gli arruolaenti forzati) divenne una specie di eroe popolare anche perché – si diceva, ma non è documentato – era solito distribuire parte delle sue rapine alle chiese ed ai poveri.

Il 13 marzo 1810, mentre era accampato in località Malcampo, fu individuato (sembra attraverso gli spostamenti di una donna da lui inviata a Budrio per comprare delle mistocchine), ed assalito da cento gendarmi napoleonici e delle guardia civica.

La lotto durò praticamente tutto il giorno e la notte successiva e solo alla fine, “Prospròn” fu ucciso da una fucilata. Il suo corpo fu decapitato e la testa esposta a Bologna, in piazza Maggiore.