FELICE

Vescovo / Santo

397? - 432


L’attuale chiesa di Narbore e Felice,
detta dell’Abbadia

Prima di essere il settimo vescovo di Bologna, fu diacono della Chiesa di Milano, tanto da essere ricordato dal Paolino nella “Vita di Sant'Ambrogio”. Nel 394 venne inviato per una delicata missione presso l'imperatore Teodosio; così l’epistolario Ambroisiano sul fatto: "Meritatamente a portare la mia lettera ho spedito il diacono Felice, mio figlio, affinché sostenga anche le mie veci e presenti un memoriale per quelli che hanno ricorso alla Chiesa madre chiedendo misericordia della vostra pietà"

Tradizione vuole che, come Vescovo di Bologna, gli sia da attribuire la ricostruzione della chiesa dei Santi Narbore e Felice (la primitiva cattedrale di Bologna), che era stata distrutta anni prima dall’imperatore Giuliano l’Apostata e della chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, a Budrio, per onorare la cristianità che aveva riscontrato in quella cittadina durante una sua visita.

Il suo capo è venerato in San Pietro, ove fu posto dal card. Gabriele Paleotti nel 1586.