Ritratto d’epoca

FERDINANDO LUIGI MARSILI

Scienziato / Militare / Viaggiatore

1658 -1730


La fondazione dell’Istituto delle Scienze

Fu senza dubbio un genio poliedrico, occupandosi di scienze, architettura militare, geografia, limnografia, oceanografia, micologia, ecc.

Con la fondazione dell’Istituto delle Scienze (13 marzo 1711), ridiede meritata fama nel mondo all’Università di Bologna.

 

Non era un cattedratico, ma un geniale autodidatta e la sua esperienza se l’era fatta viaggiando ovunque, recependo in prima persona le proprie conoscenze scientifiche e raccogliendo numerosissimi reperti che donò poi all’istituto da lui fondato.

 

 
Frontespizi di due opere

La sua vita è un vero romanzo d’avventure: prima di dedicarsi alla via militare, fu Ambasciatore della Repubblica Veneta a Costantinopoli, ed in questo frangente, scrisse interessantissime note e diari di viaggio descrivendo i luoghi che visitava.

Entrò quindi nell’esercito, al servizio dell’Austria, dove venne catturato dai Turchi e fatto schiavo. Rischiò a causa di un tentativo di evasione di essere decapitato, ma riuscì a restare vivo e tornare libero grazie al pagamento di un riscatto,

Dedicatosi quindi all’architettura militare, costruì fortificazioni in alcuni luoghi strategici, continuando però a esercitare la professione di militare presente come comandante agli assedi di Neuhasel e Vicegrado e alla conquista di Buda, dove per altro perdette un braccio, ed un’altra ferita la subì durante l’Assedio di Belgrado.

Dopo aver partecipato alle trattative di pace di Calowitz, diventando per altro ambasciatore presso Papa Innocenzo XI, cadde in disgrazia per intrighi di corte, e degradato ed espulso pubblicamente dall’esercito austriaco, non potè partecipare alla spedizione contro la Francia.


Tomba di Marsili
in San Domenico

Se si esclude un’assunzione provvisoria come generale dallo Stato pontificio, la sua vita fu da quel momento completamente dedicata agli studi scientifici riconosciutigli poi come eccelsi, con la nomina di Accademico di Francia.

La sua opera più nota in campo internazionale “Danubius Pannonicus-Mysicus”; dove affronta problemi di geografia, etnografia, astronomia, litologia,ed idrografia. Altre pubblicazioni: “Dissertazione epistolare del fosforo minarale”; “Histoire phisique de la Mer”; “Prosdomus operis danubialis” e la “Autobiografia e scritti inediti”.

È sepolto in una splenda tomba in San Domenico.