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ANTONIO ZANNONI

Architetto / Archeologo

Faenza, 1833 – Bologna 1919


Un tratto dell’acquedotto romano
riattivato dallo Zannoni

Plurilaureato (filosofia, matematica e ingegneria, diresse l’Ufficio Urbanistico di Bologna, e fu uno dei progettisti della Direttissima Bologna-Firenze.

Architetettò famosi palazzi nel centro di Bologna (fra i quali vale ricordare il Legnani-Pizzardi, all’angolo fra via Farini e d’Azeglio) e restaurò numerosi monumenti (il lato dell’Archiginnasio su via Foscherari), il palazzo Comunale, Palazzo Ranuzzi, ecc.)

Unì la sua Passione (l’archeologia) con la sua professione, riattivando l’antico acquedotto romano per portare nuove acque a Bologna, con un impianto ancora ottimamente in uso.
Ma come archeologo il suo capolavoro anche documentario ed archivistico, è rappresentato dagli scavi alla Certosa, in cui scoprì, recuperò, rilevò e catalogò scientificamente 42 tombe etrusche ed i relativi reperti.