Lapidi, Epigrafi, Scritte
UN BIZZARRO TROFEO DI GUERRA

Via Saffi

In mezzo alla strada


La Secchia Rapita


Il pozzo della secchia rapita
(Foto del primo ‘900)


La Secchia Rapita
esposta nella Ghirlandina di Modena, in una stampa del 1847

Fra Bolognesi e Modenesi non è mai corso buon sangue e se oggi si litiga per una partita di calcio o per semplici campanilismi di poco conto, una volta le due città se ne davano davvero di santa ragione.

Fu così nel 1249 a Fossalta, presso Modena, dove i bolognesi sconfissero l’esercito modenese unitosi a quello imperiale di Re Enzo, e fu così nel 1325, quando i modenesi si presero una clamorosa rivincita a Zappollno, sui colli attorno a Bazzano.

In quest’occasione, però, la disfatta dei bolognesi fu tale, da rischiare di vedere la loro città invasa e conquistata dall’esercito nemico, che giunse e si appostò appena fuori porta S. Felice.

La minaccia fu grande, ma i modenesi (forse perché si resero conto della difficoltà dell’impresa o, forse perché ricevettero ordini contrari alle loro intenzioni), ad un certo momento si ritirarono, non senza, però, portarsi dietro un “trofeo di guerra” dimostrativo del loro eroismo … una secchia che avevano staccato da un pozzo lì vicino!

Il trofeo, detto “Secchia rapita”  (nome che ispirò ad Alessandro Tassoni l’omonimo, famosissimo poema eroicomico) fu esposto ed onorato all’interno prima della Ghirlandina di Modena, poi nel palazzo comunale dov’è ancora visibile..

E il pozzo?

 

Questo non c’è più, ma se si va in via Saffi, all’altezza del n. civico 34, un centinaio di metri fuori San Felice, quasi in mezzo alla strada si potrà notare una botola che, se non fosse un po’ più grande dell’usuale, sembrerebbe quella di una semplice fognatura.

Sono due lastre di travertino che ne stringono a morsa altre due semicircolari, sulle quali è riportata al centro, una scritta, molto consunta dal continuo passaggio delle auto, ma che indica come lì vi fosse un tempo il “pozzo della Secchia Rapita”.