SAN GIOVANNI BATTISTA DEI CELESTINI
(Un inno agli ornati e al barocco)

1535

Piazza dei Celestini 2

 

 


La lapide che ricorda Micolò dell’Arca

La chiesa è molto più antica della data sopra indicata ma venne completamente ristrutturato, prima nell’interno (1535) , poi nel campanile (fine ‘500, attribuito al Terribilia) e, quindi, nella facciata che è del 1765 su progetto del Tavolini, che curò anche la sagrestia.

Veramente meritevole resta comunque l’interno, il cui sontuoso decoro rende questa piccola chiesa più imponente di tante altre. Sculture del Mazza e dell’Orsoni, dipinti del Mastelletta, del Gandolfi e del Sabattini.

Nella Chiesa trovò sepoltura il più grande scultore bolognese di ogni epoca, quel Nicolò dell’Arca che nel ‘400 scolpì e modellò opere quali la tomba del Santo, il Compianto e la Madonna sulla facciata del Palazzo Comunale. Una lapide esterna alla chiesa ne ricorda nome e tomba

Il vicino convento, che si sviluppa a destra della chiesa, in linea con la facciata, è ora sede dell’Archivio di Stato.