SAN DOMENICO
IL CONVENTO
da qui i domenicano conquistarono il mondo

 

Il portale d’accesso
al Convento

Il Chiostro

Il campanile e l’abside della chiesa
visti dal chiostro

 

 

 

 

 

 Dalla piazza, si entra nel Convento, da un bel portale posto alla destra della facciata principale e che preannuncia il luogo dove preghiera e studio da sempre si compenetrano Il chiostro, sul cui sfondo si sviluppa il dormitorio, è posto nel lato ovest della Chiesa. A schema quadrato, mantiene intatta la struttura del 1200. Sul chiostro campeggiano le elegantissime forme del campanile del 1313 e dello splendido abside della chiesa.


La Bibbioteca


Il refettorio

Al centro del complesso conventuale, si pongono due grandi ambienti, che sono l’anima stesso dello spirito  del monachesimo: la grande, luminosa biblioteca, luogo sacro e sacrale della cultura domenicana ed il refettorio.

Entrambe le strutture sono avvolte dal silenzio, sottolineato dall’armonico susseguirsi delle volte

 


Anonimo del ‘300
 S. Domenico


La cella dove San Domenico morì
il 6 agosto 1221

Non potevano mancare, all’interno del convento, le memorie del Frate che lo volle fondare a Bologna, che lo seguì nei suoi primissimi anni di operatività ed in cui morì.

Fra queste memorie, due sono certamente di altissimo valore una artistica e l’altra storica.

La prima il ritratto di San Domenico, opera di un anonimo pittore del ‘300, che è la più antica immagine del Santo fondatore dell’Ordine.

La seconda è la cella dove il Santo visse e morì, e che è rimasta sostanzialmente inalterata nei secoli.

Ai suoi confratelli che lo assistevano, il Frate lasciò questo semplice testamento: “Vi sarò più utile dal cielo, di quanto non so sia stato durante la mia vita terrena.”