SAN GIACOMO MAGGIORE
STRUTTURE E ARCHITETTURE
Edificio imponente, interessantissimo, ma non grandioso

 

ESTERNO: LA SEMPLICITÀ DEL ROMANICO

Romanici sono i particolari della facciata, che tendono ad ingentilirne la severità, fra cui il rosone, le due lunghe bifore traforate (e cieche) e, soprattutto, il protiro dell’accesso alla chiesa, lievemente avanzato sulla piazza e con i soliti leoni stilofori. La facciata è di pura linea romanica, carattere questo sottolineato della struttura monicuspidale con due colonne semicircolare che ne tagliano la semplice imponenza

Molto bello la vista del complesso ecclesiale nella sua parte posteriore che da su piazza Verdi.

Il campanile cinquecentesco sovrasta numerose strutture architettoniche in un articolato strutturale che attraverso quattro secoli: l’abside, una della cappelle del peribolo radiale e le lesene laterali

Fra queste, rilevantissime le mura merlate, originali degli dell’XI secolo, affiancate dallo splendido portico bentivogliesco (‘400) che accompagna la chiesa per tutta la sua lunghezza.

In primo piano, dietro le mura e il piccolo campanile, si erge la Cappella di Santa Cecili, il cui ciclo pittorico (il massimo dell’arte pittorica blognese) sarà dettagliato in seguito

Il tutto in solo mattone, liscio, intagliato, articolato su piani diversi e senza soluzione di continuità, nonostante le forme e il gioco di luce e ombre che crea nei suoi diversi utilizzi.

Molto particolare fra i tetti e le variazioni di piani, il complesso delle quattro cupole con la loro fisionomia orientale

 

 

 

Fra i rosoni che adornano l’esterno, ce n’è uno molto particolare, situato sul retro della chiesa, all’esterno, alla sinistra dell’abside.

E’ un rosone a cornice molto ampia che all’apparenza non si discosta di molto dai tanti altri che adornano chiese e palazzi bolognesi, ed il fregio che la decora sembra essere lavorato con i soliti motivi floreali o astratti.

Si tratta invece di tutt’altra cosa: quella cornice è incisa a caratteri gotici l’intera Ave Maria…. Una madonna a tutto tondo

  

INTERNO: DA UNA A TRE NAVATE

 
Navata centrale vista dall’altar maggiore e dalla Controfacciata

Se l’esterno mantiene pressoché intatte le strutture romano-gotiche, pur se con varianti successive, l’interno si prefigura soprattutto per lo stile barocco delle due file di cappelle che sembrano per altro aggiungere due navate all’unica esistente

Notevolissime le tante cappelle che sforano dalle navate e gli ambienti religiosi come documenta la serie sottoriprodotta

 


Il coro


La sagrestia


Il Redentore


Cappella Poggi

Per quanto concerne le cappelle, le loro strutture architettoniche e gli ornati ed affreschi che le decorano, sono realizzati da grandissimi autori che attraversano svariati secoli.


Arcata della porta laterale,
(disegno del Domenichino con
sovraintendenza dei Carracci)


Volta della Cappella del Sacro Cuore
(Opera barocca di Antonio Cardani;
gli affreschi esterni sono di Amico Aspertini)


La cupola della Cappella Poggi:
di P. Fontana, su disegno del Tibaldi