SAN MICHELE IN BOSCO
IL CONVENTO
Una serena eleganza

 


Chiostro Maggiore


Chiostro ottagonale


Chiostro ottagonale (part.)

Gli elementi più importanti della parte conventuale di San Michele in Bosco sono senza dubbio i due Chiostri, quello Maggiore e, soprattutto, quello detto “ottagonale”, avendo la forma di quel poligono.

La linea dei due ambienti è molto simile, ma la forma dell’ottagonale, la sovrapposizione di una lunga terrazza balaustrata e la bella vista delle parti alte della chiesa e del campanile, rendono quest’ultimo davvero splendido ed originale.

    
Resti degli affreschi del chiostro ottagonale


Accesso al chiostro ottagonale

A ciò occorre aggiungere che i muri dell’ottagonale furono affrescati da Ludovico Carracci, Alessandro Tiarini e Lionello Spada. Le poche tracce di quelli rimasti documentano la perdita di uno splendido complesso pittorico comprendente ben 17 grandi quadri che raccontavano la vita di San Benedetto e dei Santi Cecilia e Valeriano.

 Il chiostro ottagonale, è posto fra la chiesa e il chiostro Maggiore, su di un livello intermedio, per cui dalla chiesa, occorre scendere per raggiungerlo, entrandovi da un piccolo splendido portale, dal chiostro Maggiore, salendo e superando un lieve dislivello.


Il corridoi del convento

 


L’orologio zodiaco

 
Inizio della meridiana e foro gnomico

Fra i due chiostri si erge in pratica la parte conventuale del complesso di San Michele in Bosco che ora è per la quasi totalità occupato dal famoso Istituto Ortopedico Rizzoli.

Così il lunghissimo corridoio centrale (oltre 167 metri) è ora collegamento fra ambulatori e corsie di degenza, ma il cambiamento di finalità del locale, oltre la struttura, mantiene molti particolari del vecchio convento e della cultura che vi si professava.

Ci riferiamo in particolare al grande ed elaboratissimo orologio zodiaco, e alla meridiana (con il foro gnomico sulla volta del corridoio) , coeva e similare (benché molto più contenuta) a quella di San Petronio.

Nel corridoi è stato posto anche un frammento di affresco trecentesco di Onofrio da Fabriano, rappresentante la vestizione di S. Benedetto, mentre sul pianerottolo dello scalone che divide i due piani, fa bella mostra di se una Madonnina di Guido Reni

Ambienti conventuale sono ovviamente la Biblioteca, (ora dedicata ad Umberto I) con le volte veramente splendide decorate ed affrescate da Domenico M. Canuti e da Enrico Hofner e il refettorio.

 

La Bibblioteca

Volta della Bibblioteca

Refettorio