SAN MICHELE IN BOSCO |
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ESTERNO: ELEGANZA E SEVERITÀ INTAGLIATA IN CIELO
Ci piace introdurre la descrizione dell’esterno della Basilica di San Michele in Bosco con la veduta che dalle sue finestre si può ammirare a 360 gradi. Anche il panorama è parte integrante dell’esterno della chiesa e come tale va esaltato ed evidenziato con le immagini. San Michele in Bosco è una chiesa sostanzialmente molto semplice con una facciata lineare e stretta, un abside privo di importanza una struttura assolutamente senza fronzoli. In alcuni particolari, però la chiesa cambia aspetto, è rivela quell’eleganza che l’insieme sembra nascondere.
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Il campanile, innanzitutto, anche se la lunga, dominate cupola, è un rifacimento della fine ‘800, poi il bel porticato laterale (in realtà una loggetta a tre archi) che nella sua raffinatezza mostra una pregiato linea pre-rinasciemntale, che finitiva non stona affatto nell’assimetria che crea al complesso.
Fra i particolari, , meritano di essere illustrati i due portali. Quello maggiore, al centro della facciata, e fra le colonne ha una linea decisamente classia. Quello laterale, sotto il porticato, che sembra sia stato disegnato dal Formiggine, è in macigno con pregevoli ed elaboratissimi ornati in bassorilievi. In macigno anche le colonne laterali con bei capitelli ionici molto elaborati Come detto, in diverse epoche storiche San Michele in Bosco divenne fortezza difensiva per Bologna e, sopratutto per i suoi notabili (soprattutto Cardinali). Di questo sua destinazione rimane il tracciato delle antiche fortificazione esterne, che di fatto, sono ora sostegno ammodernato con balaustre, dell’intero sagratoche la circonda.
INTERNO: PARTICOLARI CHE FANNO L’INSIEME
Le chiese dei conventi erano suddivisi un due parti: quella riservata ai frati e quella riservata alla gesta esterna (detti i civili). In San Michele in Bosco sotto l’unica navata si realizzano le due parti con una elegantissima e quasi teatrale “barriera architettonica” rappresentata da due eleganti transetti che fanno ala ad una scalinata trapezoidale e da due livelli, quello basso per gli esterni, quello alto, verso l’abside, per i frati. I transetti vera e proprio impatto teatrale che anticipa l’Altar maggiore, sono splendidamente elaborati con finiture barocche, dove imperano due edicole con statue di santi Si crea così una scenografia particolarissima e ricchissima, dove i due transetti fanno la parte del leone. La navata cinquecentesca è divisa in quattro campate a volte a crociera con costoni decorati. La controfacciata è arricchita dall’Organo, opera del 1526 di G.B. Facchinetti da Brescia. La parte superiore della Chiesa, quella dei frati, è opera del 1659 di G. P. Dotti
L’interno della chiesa si completa con quattro cappelle realizzate da architetti, pittori e decoratori molto importanti
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