SAN PETRONIO
JACOPO DELLA QUERCIA
Nasce un nuovo stile artistica: l’umanesimo

 


La lunetta della Portale principale


La Vergine e San Petronio

Alcuni storici d’arte, ritengono – a nostro parere giustamente, che Michelangelo, quando giunse ancora giovanissimo a Bologna, abbia ben meditato sulle sculture di Jacopo della Quercia (Siena 1371–1438) per sviluppare la sua incommensurabile opere.

D’altra parte, è fuor di dubbio che le sculture che ornano il portale centrale di San Petronio sono oltre che belle, soprattutto innovative ed è quindi incontestabile che abbiano potuto affascinare un giovane scultore alla ricerca di nuove esperienze artistiche.

Delle tre statue che ornano la lunetta del Portale, sono di Jacopo la Madonna e San Petronio, mentre quella di sinistra (Sant’Ambrogio) è di Amico Aspertini. Preziosa per altro anche la cornice , sempre di Jacopo che accompagna la volta della lunetta.

Il realismo di Jacopo della Quercia che nella scultura rompe definitivamente con l’arte idealista e spirituale del Medioevo, lo si rileva soprattutto nelle formelle che raccontano la Genesi e la vita di Cristo. Qui la concretezza si sviluppa appieno sia nella composizione delle immagini, che nelle espressioni e atteggiamenti dei personaggi rappresentati.


Creazione d’Adamo


Creazione di Eva


Il peccato originale


La cacciata dall’Eden


Adamo e Eva

 


L’invidia di Caino


Caino uccide Abele


Noè esce dall’Arca


L’ebbrezza di Noè

 


Natività


Presentazione al Tempio


Fuga in Egitto

 

Infine, un breve, ma interessantissimo documento del ‘sei secoli fa. Questa lettera autografa è di Jacopo della Quercia ed è datata Verona 26 giugno 1426. Essa è quindi coeva alla commissione ricevuta da Jacopo di procedere alla realizzazione della Porta Maggiore di San Petronio. E’ facile immaginare che Jacopo fosse in quella città (Verona) per l’acquisizione del marmo veronese, con cui, per altro, era stato fatto il basamento della Chiesa.