SAN PETRONIO
LA MERIDIANA PIÙ GRANDE DEL MONDO
(La splendida sede del Patrono)

La meridiana è uno strumento di misurazione del tempo, in grado di indicare l’istante preciso in cui il sole si trova esattamente a metà strada tra alba e tramonto, overo il mezzogiorno di una data località. L’esatto “mezzogiorno” della città di Bologna è indicato giorno dopo giorno dalla Meridiana di San Petronio.

Due gli elementi che la costituiscono:

Il FORO GNOMICO

Da esso il raggio del sole “filtra” verso terra e si va a proiettare su pavimento della Chiesa. In San Petronio, il foro è situato a 27 metri d’altezza sulla quarta volta della navata di sinistra.

 


Il foro gnomico fra le volte della navata


Primo piano del foro gnomico

LA LINEA MERIDIANA

E’ tracciata sul pavimento della chiesa tramite una lunga linea lamina di bronzo, contenuta da lastre continue di marmo. Su di essa il raggio del sole si posa, quand’è mezzoggiorno, esattamente nel punto in cui è inciso il giorno in corso

La meridiana vista dal foro gnomico

La linea meridiana sul pavimento e fra le colonne della

Mazzogiorno

 

ALCUNI PARTICOLARI DELLE MARIDIANA E DEGLI STRUMENTI COLLEGATI


Placca quasi all’inizio della linea meridiana


Piastra che spiega la funzione della meridiana


Piastra indicativa delle delle date equinoziali

 

 

 


Lapide che ricorda il rapporto tra lunghezza
della meridiana e la circonferenza terrestre


Finale della linea meridionale con la piastra
indicativa del solstizio invernale


L’orologio gemello ad equazione
opera del Fornasini

 


Un’immagine veramente eccezionale;

il raggio del solo “stampato” sul pavimento durante l’eclisse dell’11 agosto 1999.

 

BREVE STORIA DELLA MERIDIANA

Quando il mondo cattolico si addormentò la sera del 4 ottobre 1592, non si risvegliò il giorno dopo, ma il 15 ottobre.

Erano passati, in una sola notte, ben dieci giorni, dieci volte ventiquattr’ore ed era iniziato l’attuale calendario Gregoriano, che ristabiliva il conto esatto del tempo col recupero di quello andato perduto in quindici secoli gestiti dal calendario di Giulio Cesare.

La data del 4 ottobre non fu scelta a casa: era il giorno di San Petronio, patrono di Bologna; il Papa era Gregorio XIII, al secolo il bolognese Ugo Buoncompagn; l’identificazione del ritardo causato dal precedente calendario era stata verificata e dimostrata a Bologna, grazie anche alla grande meridiana che lì era stata posta nel 1575, ad opera del Danti.

Quella meridiana ora non c’è più, perché venne distrutta nel secolo successivo, quando la Chiesa di San Petronio fu allungata ed ingrandita. Al suo posto, però ne venne costruita un’altra (quella attuale), molto più sofistica e precisa e che funziona perfettamente ancora oggi.

Curiosa anche sapere quanto venne a costare lo strumento. Negli archivi di San Petronio esitono tutte le note spese relative: quelle del fabbro che realizzò la linea metallica, quella del marmista che ebbe a scolpire il marmo di contenimento, quella del pittore che disegno il sole del foro gnomico.

L’intera opera costò 2.000 lire, equivalenti a circa 600.000 euro.

Il compenso del Cassini, ideatore e sovrintende dello strumento, fu di 500 lire.

GIAN DOMENICO CASSINI, CREATORE DELLA MERIDIANA

Nato nel 1625 a Perinaldo (IM), l’astronomo giunse a Bologna per merito del Marchese Malvasia, appassionato cultore bolognese di scienza astronomiche, che aveva anche un proprio osservatorio nella villa di campagna.

Al Cassini si devono varie scoperte nel campo astronomico, come la prima misurazione del periodo di rivoluzione dei satelliti di Giove ed il calcolo del periodo di rotazione di Marte.

La Meridiana venne costruita (tanto per restare in ambiente… astronomico) fra il solstizio d’estate del 1655 e quello d’inverno del 1656.

Il Cassini si trasferì a Parigi nel 1666, per assumere l’incarico di astronomo di corte, presso l’Accademia Reale delle Scienze e in quella città morì nel 1712.