SANTO STEFANO |
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Il nome era in origine San Giovanni Battista e venne eretta fra il 736 e il 740, sotto il re dei Longobardi Liutprando e suo nipote Ildebrando. Subì nei secoli numerose mutamenti, ma i restauri attuati alla fine dell’ ‘800, ripristinarono la primaria ed attuale struttura ad unica navata. La chiesa non ha la cupolo tradizionale, ma un alta proiezione in alto del presbiterio, che è allo stesso tempo, anche abside. Del particolare pulpite esterno abbiamo già parlato, mentre merita di essere guardato il portale d’accesso con cornice a vertice. L’interno, abbastanza spoglio (ma questo è forse un bene perché mantiene inalterate le antiche atmosfere mistiche), è privo delle capelle laterali mentre la caratteristica più rilevante è l’ascesa al presbiterio, un’ampia scalinata che taglia in due la navata e sotto la quale sviluppa l’antica cripta interrata.
La chiesa del Crocifisso è mirabile anche per alcune notevoli opere d’arte che ne accompagnano le pareti.
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