Il “Porto” di Bologna

Ante 1903


Oggi

Il solo  fotoconfronto possibile fra l’antico complesso che per secoli fu il grande centro commerciale d’import/export di Bologna e lo stato attuale, è con la Salara (magazzino del sale) unico  edifici rimasto e che vediamo quasi al centro di questa immagine di fine ‘800.

Nell’altro foto storica, il Porto appare nella sua interezza con le banchine d’attracco delle barche, con il ponte d’attraversamento (detto del Ramezzino”) e con l’edificio della Gabella Grossa, che sembra un chiesa (tanto da essere chiamata popolarmente “la cìsa di lavandèr”), ma che è invece l’ufficio esattoriale dei dazi dovuti dalle merci per entrare in citta o per uscirne.

Questa immagine d’epoca è bellissima, anche perché sullo sfondo mostra il passaggio del canale del Reno sotto le mura di Porta Lame (abbattute nel 1903), per uscire definitivamente dalla città ed avviarsi verso il Po.
La definizione di “porto” dato a questo quartiere dell’antica Bologna non è affatto agiografica, in quanto, effettivamente, dal ‘400, fino almeno al ‘700, la nostra città era collegata via acqua al mare Adriatico e qui sbarcavano o s’imbarcavano tonnellate e tonnellate di merci