CASA BERNACCHI
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La casa deve il nome al suo
secondo proprietario, il cantante e musicista Antonio M. Bernacchi,
che, contendeva al “Farinelli” (per
altro suo amico), la fama di miglior cantante castrato del Settecento. L’impatto esterno di questo casa (che appare più come un “casone”) è decisamente scialbo, anche se
imponente. Sembra quasi proseguire la modesta struttura del vicino Convento della Pioggia, con portici ad arco
semplicissimi e essenziali, e tre ordini di finestre squadrate e
ordinatamente in fila. Diventa
però notevole
l’interno, dove si può ammirare uno spazioso atrio ed uno
scalone che poco ha a che invidiare agli altri palazzi
“importanti” di Bologna, se non altro per le benne statue di
Domenico Piò che battezzano le svolte di
piano.
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