ANNALES E CRONOLOGIA DI BOLOGNA

Il Libero Comune di Bologna
1158 - 1260

 

1158: Dieta di Roncaglia

Con l’intervento dei giuristi bolognesi Ugo, Martino e Jacopo (tutti allievi di Irnerio) viene riconosciuta la potestà imperiale sulle città del Nord-Italia.

il Barbarossa nomina ed invia a Bologna come Podestà, Guido di Canossa, in qualità di suo plenipotenziario.

1162: Per la libertà contro il Barbarossa

Il Barbarossa e il suo podestà Guido di Canossa non riconoscono l’elezione di Papa Alessandro III e depongono il Vescovo di Bologna. i Bolognesi si ribellano all’Imperatore

Barbarossa è alle porte della città per reprimere la rivolta e i bolognesi preferiscono arrendersi. L’imperatore nomina a Podestà il giudice bolognese Bezo, che sarà successivamente ucciso in una nuova sollevazione popolare contro l’impero.

1167: Ancora contro il il Barbarossa

Terza sollevazione contro il Barbarossa e adesione di Bologna alla Lega Lombarda, che dopo nove anni sconfiggerà definitivamente l’Imperatore nella battaglia di Legnano.

1183: Pace di Costanza

La Pace di Costanza vede la presenza della delegazione Bolognese alle trattative.

1191: Bologna batte moneta


Il primo Bolognino del 1191

Enrico V autorizza il Comune di Bologna a battere moneta. Nasce la Zecca che sarà attiva fino al 1860.

Nasce anche il “Bolognino” la moneta che per secoli sarà la valuta ufficiale di Bologna.

1194: Nasce la Basilica di San Luca


La basilica di San Luca,
com’era alla fine del ‘600

La monaca Angelica Bonfantini fonda su di un piccola altura nei pressi di Bologna un eremo dove venerare un’antichissima immagine della Madonna.

Da questo primo ed antichissimo nucleo di devozione, nasce sul colle della Guardia, la Basilica di San Luca.

1195 – 1197: Il Podestà


L’antica Casa del Comune
il via Pignattari

Termina il regime consolare che viene definitivamente sostituito dal Podestà, massima carica amministrativa del Comune.

1202: Si amplia la sede del Comune

Il Comune acquista dal Giurista d’Accursio un’ampia area immobiliare posta al centro di Bologna per costruirvi il nuovo Palazzo Comunale che sostituirà la vecchia residenza (che si ritiene sia quella ancora esistente all’angolo di via Pignattari e via Colombina).

1202 – 1204: La IV Crociata

Alla IV Crociata partecipa, fra gli altri bolognesi, anche Baruffaldino dei Geremei, la famiglia attorno alla quale si formerà uno dei due partiti che si contenderanno il dominio della città nel XIII Secolo.


La chiusa di Casalecchio in una stampa del ‘600

1208: Bologna si potenzia

Il Comune acquista dai Ramusani (un clan di mugnai che l’aveva costruita una ventina d’anni prima) la chiusa di Casalecchio

Si procura così novi fonti di energia, un’importante via di comunicazione, un forte baluardo difensivo ed acqua per alimentazione e igiene.


Piazza Maggiore nel ‘200
(ricostruzione moderna)

1212 - 1221: La nuova Piazza

 

Con la definitiva costruzione del Palazzo del Podestà, la struttura edilizia del nuovo Centro politico, economico ed operativo del Comune si può dire concluso nella sue linee essenziali, con la piazza, il palazzo comunale, quello del Podestà e la Torre dell’Arengo.

1217 – 1219: Contrastata entrate delle “Arti” al potere

Nel Consiglio comunale di Bologna entrano i capi delle corporazioni delle arti e delle armi, ma le famiglie maggiorenti li scacciano.

E’ la prima documentata spaccatura civile a Bologna, fra Guelfi (il partito popolare filo papalino che diverrà a breve quelle dei Geremei) e i Ghibellini (l’antagonista partito aristocratico e filoimperiale che sarà chiamato dei Lambertazzi).

1221: Muore San Domenico


San Domenico scolpito
da Nicolò dell’Arca

Muore Domenico di Guzman che diverrà da li a pochi anni San Domenico.

La sede ed il convento dei Domenicani di Bologna (che porterà il nome del suo fondatore) diverrà il più importante centro culturale di quell’ordine

1226: Seconda Lega Lombarda

E’ promossa da Milano e Bologna la seconda Lega Lombarda fra i comuni che intendono mantenere la propria autonomia dell’impero come riconosciuta dalla pace di Costanza. Bologna ha in essa una posizione preminente.

1228:Le “Arti definitivamente in Consiglio Comunale

A seguito di una rivolta popolare con assalto al palazzo comunale e distruzione degli emblemi del dominio aristocratico, i rappresentanti del mondo produttivo popolare di Bologna, ottengono la loro partecipazione alla conduzione politica. Entrano nel consiglio del Podestà gli Anziani eletti dalle compagnie delle arti e delle armi.


Gli stemmi di alcune Arti Bolognesi

1230: Guido Guinizzelli

Nasce a Bologna Guido Guinizzelli, che imporrà al mondo della poesia il Dolce Stil Novo, a cui aderiranno i grandi poeti toscani a cominciare da Dante, che definirà Guido  Padre suo e de li altri suoi miglior che mai / rime d’amore usar dolci e leggiadre.

1230 -1246: Si aprono le ostilità con Modena

Bologna Guelfa è impegnata nelle lotte con le città vicine (in particolare le ghibelline Modena e Imola) e in difesa contro l’avanzata dell’esercito imperiale in Romagna).

1246: Rolandino de’ Passeggeri


Rolandino
(Miniatura d’epoca)

Entra in politica il Notaio Rolandino dei Passeggeri, assumendo la carica di  Segretario del Comune di Bologna. Sarà per i successivi cinquant’anni, la mente grigia di tutte le vicende politiche della città.

1248: Liberazione di Parma

Bologna corre in aiuto con le proprie truppe al Parma assediata da Federico II, e riesce a liberare la città.

1249: Fossalta (25 Maggio)


Il carroccio esce
da Bologna
(Incisione di A. Baruzzi)

Si scontrano a Fossalta l’esercito imperiale guidato da Re Enzo, figlio di Federico II, appoggiato dalle milizie modenesi, e quello Bolognese (25 maggio).

La vittoria dei bolognesi è schiacciante e Re Enzo viene catturato da Lamberto Bottrigari, Lambertino dei Lambertini e Michele degli Orsi.

Re Enzo è portato in catene a Bologna e rinchiuso nel palazzo/castello che da quel giorno prenderà il suo nome

Federico II intima a Bologna di liberare il figlio Enzo. La risposta secca dei bolognesi (forse scritta da Rolandino de’Passeggeri) fu: “Se l’imperatore Federico verrà coi suoi eserciti troverà i bolognesi pronti con le spade in pugno per resistere come leoni”. Re Enzo resterà prigioniero (e ospite) di Bologna fino alla morte (1272).


Re Enzo entra in Bologna
(incisione di A. Baruzzi)

1250 – 1256: Bologna egemonica

Con la vittoria di Fossalta e la morte di Federico II (1250), Bologna acquisisce l’egemonia assoluta su tutta la Romagna con un’attenta opera diplomatica con le varie città di quel territorio

E’ in questo periodo che si istituisce una nuova carica politica in città, il Capitano del Popolo. Il primo ad assumerla è Giordano Lucino.


San Francesco


Il Frontespizio del
”Liber Paradisus

1255: S. Francesco

E’ consacrata la Basilica di San Francesco

1257: La liberazione degli schiavi

Vene emanato il “Liber Paradisus” col quale Bologna, prima fa le città italiane e del mondo abolisce la schiavitù sul suo territorio.

L’atto è importantissima per il valore civile e sociale che ha ed è una mancanza gravissima che quasi tutti i libri di storia non lo annoverino fra le grandi conquiste dell’umanità.

Sono liberati così 5.855 servi della gleba (circa il 12% della popolazione attiva), riscattati dai 379 proprietari con una pubblica spesa di 53.014 lire: 12 lire per ogni maggiorenne, uomo o donna che fosse e 9 per i minorenni.

Di tutti i 5.855 schiavi liberati, il Liber riporta i nomi e quelli dei loro proprietari.

1260: I frati gaudenti

I bolognesi Loderingo degli Andalò e Catalano dei Malvolti fondano l’Ordine di Santa Maria Gloriosa, una milizia di frati armati, composta da laici e chierici dediti a contrastare con la forza le eresie e riappacificare le cità ove magiore era la lotta fra guelfi e ghibellini.