ANNALES E CRONOLOGIA DI BOLOGNA

DECADENZA DEL LIBERO COMUNE
Dal 1267 al 1299.

 

1267: San Giacomo Maggiore


S. Giacomo Maggiore

E’ consacrata la chiesa di San Giacomo Maggiore, piccola chiesa e convento addossati alle mura di San Donato.

Il fatto è significativo perché la chiesa diverrà da lì ad un secolo quella putativa dei bentivoglio che l’ampliarono e l’arriccherano di opere d’arte, quasi come nessun’altra a Bologna

1271: Battaglia navale vinta dai Bolognesi

Scontro navale fra Bolognesi e Veneziani sul Po di Primaro, per il controllo delle saline della zona e del trasporto del prezioso prodotto.

Vincono i bolognesi (incredibile!), ma si tratta di un episodio fine a se stesso che non comporterà alcun beneficio, rimanendo Venezia ben salda sui suoi possedimenti.


Palazzo Re Enzo

1272: Morte di Re Enzo

Muore il 15 marzo, dopo ventitre anni di prigionia nel palazzo che porta il suo nome Re Enzo, il figlio dell’imperatore Federico II che era stato catturato dai Bolognesi nel 1249.

1273: Geremei e Lambertazzi

La lotta fra le due fazioni bolognesi che dominano la città (i guelfi Geremei ed i ghibellini Lambertazzi) si fa aperta ed insanguina la citta’

 
Geremi


Lambertazzi

1274: Prima cacciata dei Lambertazzi

Dopo quaranta giorni di guerra civile il 2 giugno, i Geremei hanno il definitivo sopravvento sui Lambertazzi.

Fuoriescono dalla città 12.000 bolognesi del partito sconfitto, mentre i Geremei ne saccheggiano case e patrimoni.

Fra i fuoriusciti c’è anche Guido Guinizzelli che troverà asilo a Monselice.

1277: Rientro dei Lambertazzi

Dopo la sconfitta nella battaglia di Ravenna i bolognesi sono costretti a riaccogliere i Lambertazzi in città, con l’obbligo di restituire loro la metà dei beni posseduti.

1278: Bologna di nuovo nell’orbita della chiesa

L'imperatore Rodolfo d'Asburgo rinuncia a Bologna e alla Romagna a favore dello Stato pontificio e di Papa Nicolò III.

1280: Seconda cacciata dei Lambertazzi

Nonostante i giuramenti di pace fra Geremi e Lambertazzi, scoppia nuovamente la faida fra le due fazioni che si conclude con una nuova cacciata dei Lambertazzi da Bologna. quattrocento case lambertazze sono date alle fiamme.

1286: I “popolari” dominano la città


Arte della Sete

Con i cosiddetti “Ordinamenti Sacrati e Sacratissimi", il partito popolare delle Arti prevale sull'Aristocrazia. Se è vero che si ha così una breve rinascita dello spirito comunale, è anche vero che i nobili sottostanno per legge a norme preconcette e – come si direbbe oggi – antidemocratiche.


Arte dei Tessitori

1299: Nuovo rientro dei Lambertazzi

Sono riammessi a Bologna e Lambertazzi e la tensione fra i partiti cresce, anche perché il Vescovo e il Cardinal Legato Napoleone Orsini sembra sostenerne i diritti ed agevolarne l’inserimento nella vita pubblica.