SAN GIACOMO MAGGIORE
(l’Arte in in concorrenza con la Fede)

1460

Piazza Rossigni ang. Via Zamboni

 

 

Se a un certo punto della storia di Bologna non fossero entrati in scena i Bentivoglio, forse la chiesa e il convento di San Giacomo sarebbero rimasta una piccola chiesa monastica, addossata alle antiche mura del Mille.

Quando, nel 1447, Sante Bentivoglio volle sposare con grande sfarzo Ginevra Sforza, il Cardinale Bessarione, delegato pontificio e capo della cristianità a Bologna, emise un editto col quale interdiva le Chiesa della città di celebrare in esse le nozze. L’ordine fu rispettato a cominciare da San Petronio e San Pietro, e solo i frati di San Giacomo non gli diedero peso.

Forse, senza i Bentivoglio la chiesa non non sarebbe diventato “Maggiore”

Vero è che già nel ‘300 la comunità degli agostiniani aveva cominciato lo sua opera di allargamento ed abbellimento del tempio ma fu solo sotto la Signoria dei Bentivoglio (specie di Giovanni II) che chiesa e convento. dalla metà del ‘400 fino alla caduta della loro signoria, cominciarono veramente a diventare uno splendido scrigno di splendide opere d’arte, specie rinascimentali.

E così ora è uno dei maggiori complessi storici, artistici e culturali di Bologna.

 

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