SAN SALVATORE
(La più “romana” delle chiese bolognesi)

1650

Via Cesare Battisti

 

 

La chiesa è da sempre tempio dei Canonici Regolari Romani, che inquadra sacerdoti di vita comune che, pur non essendo né frati né agostiniani, seguono la Regola di S. Agostino, e i suoi tre voti fondamentali: povertà, castità e obbedienza.

Della chiesa del 1136 nulla rimane nella struttura attuale che fu edificata per gran parte nel 1473 da Giacinto Achi (detto il Matola) e soprattutto nella prima metà del ‘600, con gli interventi di definitiva trasformazione operati da Ambrogio Mazenta e Tommaso Martelli.


Ambrogio Mazenta

Questi diedero al complesso una maestosità “romana” tanto che la facciata riprende chiaramente la linea di S. Maria dei Monti di Roma.

Vale la pena sottolineare che il Mazenta (Barnabita di Milano) fu architetto eccelso dell’epoca, avendo proceduto , a Bologna, alla ristrutturazione della Cattedrale di San Pietro e alla costruzione di S. Paolo Maggiore, e altrove, a tanti altri progetti architettonici, fra cui anche S. Giovanni in Laterano.

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Strutture e architetture

 

 

 


Opere d’arte